LECCE (di M.C. ) Archiviare subito la sconfitta rimediata a Brescia, staccare la spina per un attimo e lasciare nel cassetto dei ricordi meno utili l’arbitraggio poco felice e penalizzante della gara giocata al Rigamonti, e ricominciare a correre verso i prossimi impegni. Anche perché, nel calcio, il tempo passa in fretta ed il Lecce in queste prime 16 giornate di campionato ha dimostrato di avere le qualità giuste per continuare a stupire. Ha collezionato fino ad ora 7 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, ha siglato 26 gol ne ha subiti 20, ed ha 26 punti in classifica e staziona al 3° posto e nessuno mai, nell’ambiente giallorosso, dopo sei lunghi anni di inferno in serie C avrebbe potuto immaginare un avvio così scoppiettante.
Ovviamente oltre le tante luci ci sono anche ombre da scacciare, difetti da limare, ma fa tutto parte di un normale processo di crescita; la squadra giallorossa è stata rivoluzionata quasi totalmente ed è novizia in un campionato in cui la classifica è sempre corta ed ogni errore si paga a peso d’oro. Dimostrazione è la costante che ha accompagnato i giallorossi in molte gare in cui nei minuti finali ha dovuto ingoiare amaro: con Benevento, Cittadella, Palermo, Pescara e Brescia, tutti punti persi negli ultimi minuti.
Domenica al “Via del Mare”, alle ore 15:00, arriva il Padova di mister Foscarini subentrato a Bisoli dopo lo stentato avvio. I biancoscudati saranno più riposati dopo il turno di sosta e quindi con più frecce da scagliare e vogliosi di risalire la china, perché fino a questo momento sono penultimi e con la spia dei “play out” sempre accesa; hanno 11 punti in classifica e con 26 gol al passivo hanno la difesa più perforata mentre ne hanno messi a segno 15, un gol a partita dunque, non è davanti a mancare la linfa ed il Lecce dovrà a stare attento ai cali di tensione e alla voglia degli avversari di battere la rivelazione del campionato e sopratutto al loro bisogno impellente di non perdere altro terreno per avere poi la possibilità di giocarsi tutto nel girone di ritorno.