LECCE – (di Tonio De Giorgi) Il Lecce fa visita al Brescia per la sedicesima giornata del campionato di Serie B. Dopo l’allenamento di rifinitura effettuato al Via del Mare il tecnico giallorosso Liverani ha convocato venticinque calciatori. Non c’è Calderoni, che non ha recuperato; della lista fa parte Pettinari, Palombi (disponibile al cento per cento) e ci sono pure il portiere Bleve e i difensori Di Matteo e Riccardi. l’allenatore giallorosso presenta così la sfida di Brescia. “Le insidie sono ovunque, non c’è una partita meno difficile di un’altra – afferma -, dopo il Perugia il Brescia è la squadra più in forma in questo momento e in casa ha raccolto la maggior parte dei punti. Il Bresci avrà grandissimo impeto, aggressività e poi hanno calciatori esperti e giovani interessanti come Tonali. Senza dimenticare Donnarumma, che è il capocannoniere della Serie B. Cellino ha costruito una squadra per stare ai vertici”. In settimana la squadra giallorossa ha lavorato su quelle fasi della partita in cui ha faticato di più. “Dobbiamo trovare equilibrio tra la fase di possesso e quella di non possesso – continua -, in certi momenti vorrei fossero più bravi a leggere gli eventi della partita, a volte ci facciamo trasportare da questi. Più riusciamo a farlo, più miglioriamo la prestazione, ma ci vuole tempo per arrivare a questa maturità. La nostra crescita è stata costante, la perfezione è impossibile averla in poco tempo. E poi bisogna avere la forza e la fortuna di avere un’aossatura per anni e poterla migliorare con piccoli innesti”. Sulle possibili novità che riguardano l’undici di partenza nessun indizio. “Calderoni non l’ho convocato perché non è giusto rischiarlo – spiega -, Pettinari e Riccardi sono arruolabili, ma ovviamente hanno uno scarso minutaggio. Contro il Perugia Venuti ha fatto fatica a sinistra, Fiamozzi ha aggiunto minutaggio. Lepore? Anche se ha giocato poco è quello che riesce tenere meglio”. Per l’allenatore giallorosso Brescia non evoca bei ricordi soprattutto se pensa ai suoi trascorsi con la maglia della Lazio. “Perdemmo il treno per la qualificazione alla Champions – ricorda -, il tecnico Mancini fece ampio ricorso al turn over perché giorni dopo avevamo al finale di Coppa Italia. Andò male. E neanche alla guida della Ternana ho un bellissimo ricordo”.
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