Sport

Infarto in campo, l’allenatore medico avversario lo salva: “Tutti possiamo salvare delle vite”

LECCE (di M.C.) – Tragedia sfiorata in campo, su un campo di calcio, fortunatamente però la solerzia di chi è riuscito a intervenire con freddezza e risolutezza ha scongiurato il peggio.

Domenica mattina, a Muro Leccese, durante l’incontro di calcio tra gli “Amici” di Muro Leccese e “TricaseMia” valido per la 3^ giornata del Campionato Amatori Over 40, Roberto Esposito, 52 anni, Presidente e calciatore del Muro ha subito un malore accasciandosi a terra, mancava poco al termine della gara, minuti di panico per i presenti ma non per tutti, perché tra gli avversari c’è il dott. Antonio Fasto, medico e allenatore del Tricase, che insieme ad un operatore socio-sanitario tricasino, riesce a strappare alla morte Esposito, mettendo in pratica la procedura del caso con un massaggio cardiaco dando così il tempo agli operatori del 118 di giungere sul posto e di rianimarlo per ben due volte con l’uso del defibrillatore, così come specifica  Maurizio Scardia dirigente medico del 118 che ci tiene a sottolineare che nessun defibrillatore era presente sul campo da gioco prima del loro arrivo, aprendo così ad una importante riflessione; il decreto Balduzzi obbliga per legge le società sportive a dotarsi di defibrillatori semiautomatici, il decreto riguarda sia le società dilettantistiche, sia le professioniste, la domanda che sorge spontanea è: riguarda anche le categorie amatoriali? Sarebbe bene però oltre ogni obbligo avere un defibrillatore ovunque si pratichi una qualsiasi attività sportiva.

Esposito adesso è ricoverato presso l’Ospedale Città di Lecce. 

Ne abbiamo parlato con il dott. Antonio Fasto, protagonista positivo dei minuti di paura: “è andata bene, il paziente dovrà subire un intervento ma è vivo; però questo episodio deve essere un monito, perché, come spesso accade, passata la fase emozionale della vicenda ci si dimentica che le visite e i controlli devono essere sempre fatti, l’idoneità all’attività agonistica a maggior ragione a livello amatoriale dovrebbe essere il requisito sine qua non per praticare l’attività, non a rischio a zero perché non esiste ma col minor rischio possibile. – Afferma il dott. Fasto, allenatore del Tricase – Un altro elemento importante è la formazione di tutta la popolazione all’uso del defibrillatore e alle tecniche di rianimazione cardiopolmonari, perché può accadere ovunque non solo in campo, e chiunque potrebbe essere in grado di salvare delle vite umane. Quindi concludo con due messaggi: uno, l’idoneità all’attività sportiva deve essere fatta anche tra gli amatori non perché lo impone la legge ma perché bisogna volersi bene, non è pensabile fare il trapezista senza rete, l’altro è che in casi analoghi ognuno di noi è in grado di salvare una vita con un semplice corso che è alla portata di tutti”.

Tutto è bene quel che finisce bene ma bisogna riflettere per provare a prevenire il peggio.

Ma nelle scorse ore è giunta anche  la replica del sindaco Antonio Lorenzo Donno il quale  sottolinea che il defibrillatore c’era. “Il dott. Antonio Fasto, medico e allenatore del Tricase quando è intervenuto -spiega- per soccorrere Esposito non ha potuto utilizzarlo, perchè il malcapitato si trovava in una pozzanghera d’acqua. E’ noto infatti che l’uso del defibrillatore è vietato in situazioni di umidità, come nel caso di domenica scorsa. Del resto l’amministrazione, già nel 2016, aveva provveduto a donare alla cittadina di Muro Leccese 3 macchine salva vita: una all’associazione del campo sportivo, l’altra alla protezione civile e un terzo defibrillatore alle scuole”.

Articoli correlati

Brindisi, mister Ciullo: “La squadra promette bene”

Redazione

Nardò: sette giorni che valgono un campionato. In settimana le risposte dei protagonisti

Redazione

Tennis – Maglie ospita le semifinali della Reina Soisbault Cup: le azzurre alla conquista della finalissima in Francia

Redazione

V. Francavilla KO, la Casertana espugna il Giovanni Paolo II: termina 1 a 3

Redazione

Brindisi, tre gol al Gravina

Redazione

Lecce, il programma del settore giovanile

Redazione