SALENTO- Con oltre 25mila reati denunciati nel 2017, Lecce è al 59esimo posto tra le province in cui si commettono più reati in Italia, a metà classifica, ma con due punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Ha un trend meno felice rispetto alle altre province salentine, come Brindisi, dove si è registrato un – 4 per cento pur piazzandosi al 48simo posto per maggior numero di reati, ma anche rispetto a Taranto, dove si è registrato un leggero miglioramento con un calo del -1 per cento (62esimo posto). È l’Indice della criminalità 2018 elaborato dal Sole 24Ore, che dice anche altro: a Lecce i reati aumentano anche a fronte di un trend decrescente nazionale del 2,3 per cento. I dati, riferiti al 2017, provengono dal dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno, che fotografano unicamente i delitti “emersi”(denunce ogni 100mila abitanti) in seguito alle segnalazioni delle Forze di Polizia (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato , Polizia Penitenziaria, DIA, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Guardia Costiera). Salgono del 33 per cento nel Leccese le denunce per violenza sessuale. E a farla da padrona non sono tanto i furti generici (-1 per cento), ma soprattutto i furti di autovetture, ben 1506 in un solo anno, dato che piazza Lecce al 16esimo posto a livello nazionale. Crescono dell’11 per cento anche i furti in abitazione (2.562) mentre calano del 24 per cento quelli negli esercizi commerciali. Allo stesso modo sono cresciute dell’11 per cento le rapine, mentre l’usura non è scomparsa ma si inabissa sempre di più, con un -33 per cento di denunce, solo 4 in un anno. Significativo il dato relativo al riciclaggio di denaro sporco. Il numero dei reati contestati è salito del 6 per cento a Brindisi (19 reati), del 30 per cento a Taranto (13) e del 25 per cento a Lecce, dove sono stati contestati nel 2017 dieci reati.
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