LECCE- E’ in programma martedì 30 ottobre una manifestazione a Bari, da parte dei lavoratori del comporto gioco legale, che dicono no alla chiusura dei centri scommesse vicino a scuole e altri luoghi sensibili. Tutto questo perchè tale provvedimento, a loro dire, determina solo la perdita di posti di lavoro, senza risolvere il problema a monte.
Nei centri scommesse legali è vietato infatti l’ingresso ai minorenni, cosa che invece non accade con i diversi giochi online, scaricabili da tutti, a qualsiasi età, sul proprio cellulare. “A livello nazionale, se si parla di distanziometro a 500 metri, il 90% delle attività non può aprire. Le distanze non risolvono il problema, lo spostano solamente. Si riuscirà sempre a giocare in ogni posto e in ogni luogo, anche comodamente a casa”, afferma Domenico Distante, Presidente Sapar Puglia.
Il problema quindi non si risolve, ma si sposterebbe. “La situazione che ci troviamo ad affrontare in Puglia è seriamente preoccupante perché c’è una volontà di portare avanti una legge regionale completamente restrittiva, destinata a danneggiare imprese e cittadini”, ha aggiunto. Da qui il fermo no da parte dei sindacati alla legge delle regione puglia, a loro dire destinata a danneggiare imprese e cittadini, mentre sì all’attesa della pubblicazione del Testo Unico del Governo in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico.