LECCE- Dopo le parole minacciose nei confronti di una nostra troupe al termine delle operazioni di voto per il rinnovo dei vertici di Confcommercio, martedì 24 ottobre, arrivano le scuse di chi le ha pronunciate e anche tanti messaggi di solidarietà.
L’Ordine dei giornalisti della Puglia ha provveduto a segnalare al Consiglio Territoriale di disciplina il caso delle minacce alla collega Isabel Tranacere, per verificare eventuali profili di responsabilità di natura deontologica da parte di iscritti all’Albo, visto che l’autore della frase “li fazzu zumpare tutti” è tra l’altro un giornalista.
“Bene hanno fatto Fnsi e Assostampa Puglia a segnalare il caso. In questa delicata fase in cui la professione giornalistica è sotto attacco – si legge nella nota dell’Ordine – è necessaria la collaborazione di tutti per impedire che il dovere di informare e il diritto dei cittadini ad essere informati siano infangati da comportamenti che non possono far parte del bagaglio culturale e democratico di chi è iscritto al nostro Ordine”.
Il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Federazione della Stampa, infatti, hanno giudicato “preoccupante” quanto accaduto alla nostra giornalista: “L’aver semplicemente svolto il proprio lavoro, riprendendo le tensioni che stavano accadendo all’ingresso di un luogo pubblico, è costato una pesante minaccia in dialetto leccese da parte di uno degli astanti: trattasi, però, di un giornalista pubblicista iscritto all’Ordine, Angelo Pasca, fratello di uno dei candidati, il quale non ha pensato due volte a rivolgere a lei e alla testata per la quale stava lavorando, ad alta voce, un “Li fazzu zumpare tutti, li fazzu zumpare”. Bene ha fatto il direttore di Trnews ad intervenire con un suo editoriale e bene ha fatto l’emittente a trasmettere quelle immagini: sono il segno dei tempi nei quali, purtroppo, molti giornalisti vivono e lavorano. Ma ancora più grave è il fatto che a rivolgere quelle pesanti minacce non sia un “gentiluomo” qualunque, ma un iscritto all’Ordine dei giornalisti. Al quale il sindacato dei giornalisti pugliesi e la Fnsi si rivolgono, ora, per chiedere una repentina e drastica misura tramite il Collegio di disciplina regionale, una volta completati tutti gli accertamenti del caso. Alla collega Tramacere e a tutta la redazione di Telerama news, invece, la più convinta e piena solidarietà di Fnsi e Assostampa, nella amara consapevolezza che la “scorta mediatica” ingaggiata dal sindacato nazionale in ogni luogo dove si vogliono spegnere telecamere o intimidire i giornalisti, talvolta, debba essere esercitata perfino nei confronti di presunti “colleghi””.
