Cronaca

Le mani della mala sul calcio: chiesti 24 anni per i Coluccia

GALATINA – Le mani del clan sulla squadra di calcio locale, quella del Galatina, e non solo: la PM Roberta Licci ha chiesto 12 anni ciascuno di condanna per Luciano e Danilo Pasquale Coluccia, padre e figlio ritenuti a capo dell’omonimo clan di Noha, stroncato con gli arresti nell’operazione “Off side” dello scorso 15 maggio. La Polizia scoprì il sistema delle mani della mala allungate sul calcio, in particolare sulla squadra del Galatina. Davanti al gup Alcide Maritati si è aperto il processo con rito abbreviato. Un anno e mezzo è stato chiesto per il calciatore del Maglie Mauro Giordano, un anno per l’allenatore del Maglie Antonio Renis, accusati di aver taroccato i risultati della partita vinta dall’Avetrana il 10 aprile 2016.

Cinque anni chiesti per Alessio Antico e un anno per Cosimo Manta. Il primo è accusato di estorsione e rapina in concorso con Danilo Coluccia; il secondo è il dirigente della squadra del Galatone ed è accusato di aver offerto somme e altre utilità ai suoi calciatori per perdere la partita con il Galatina.

Udienza preliminare per chi ha scelto il rito ordinario: prosciolto dall’accusa di frode sportiva Daniele Gatto, dirigente del Maglie, e prosciolto anche Pierpaolo Maiorano, accusato di aver ceduto cocaina a Danilo Coluccia.

Rinviato a giudizio per frode sportiva Lorenzo Adamuccio, presidente della squadra del Maglie.

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