LECCE- Ennesimo tavolo per la candidatura alla presidenza della Provincia. Mellone e Marra per il centrodestra. Nessuno si esprime attendendo la direzione del pd diviso tra Minerva e Taurino?
Tutto come in occasione dell’ultimo incontro tra i partiti, almeno sulla carta, di centrodestra. Si perché oltre a Forza Italia, Andare Oltre, Direzione Italia e Fratelli d’Italia anche Puglia Popolare pur se questa più sulle posizioni di Emiliano che della coalizione mentre, dopo l’apparizione di qualche giorno fa, l’Udc partecipa al tavolo mattutino del centrosinistra. Su Emiliano per via della presenza, nella giunta regionale, degli assessori Ruggeri e Stea in quota, il primo, per l’Unione di Centro ed il secondo per il movimento del senatore Cassano. Chiari questi due: per Ruggeri non si può che pensare ad un candidato unitario che non rappresenti i partiti della Lega e dei 5 stelle; per Mazzei unica possibilità convergere su Mellone per tentare di strappare il consenso del Governatore ma dal Pd, come da parte dell’Udc, il secco no.
Unica possibilità per un candidato unitario, trasversale e di transizione se il Partito Democratico dovesse giungere ad una pacificazione interna tra le anime che si rifanno alla Bellanova e Stefano, rappresentate dal segretario provinciale Ippazio Stefano, e la parte di riferimento del Presidente della Regione attraverso il sindaco di Gallipoli. Ritornando ai nomi: Mellone non mollerebbe la decisione presa, scendere in campo, in caso di candidatura di Taurino per tentare di portare sul proprio nome una parte del centro destra, i voti di Puglia Popolare e perché no anche quelli del gruppo di Emiliano seppur non ufficialmente, Marra in quota Forza Italia e Direzione Italia tentata comunque a dire si alle ipotesi provenienti dal Pd. Tutto potrebbe andare diversamente se i democratici, nella direzione provinciale del 4, ma ancor prima in queste ore, dovessero cedere e presentare Stefano Minerva. In tal caso potrebbe desistere il primo cittadino di Nardò, questo ottenere i consensi di Puglia Popolare, dell’Udc, del gruppo Delli Noci, dei fittiani e del centro sinistra più o meno unito. Siccome la politica è l’arte dell’impossibile qualcuno potrebbe puntare anche su nomi terzi sui quali nuovamente occorrerebbe fare i conti in virtù del voto ponderato per le elezioni delle Province ancora Enti di secondo livello.