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Quinto: a Parabita atti dei commissari illegittimi?

PARABITA – Un nuovo decreto del prefetto di Lecce revoca il precedente, che indiceva le elezioni a Parabita il prossimo 21 ottobre. L’ultimo atto è motivato dalla richiesta di proroga della gestione commissariale arrivata dal prefetto stesso e accordata dal Consiglio dei Ministri.

I commissari arrivarono a Parabita il 17 febbraio 2017 dopo che il consiglio comunale -sindaco Alfredo Cacciapaglia- fu sciolto per infiltrazioni mafiose.

Il Tar Lazio annullò lo scioglimento, ma il Consiglio di Stato, in via cautelare e in attesa dell’appello, ha ritenuto opportuno lasciare i commissari in Comune fino alla data del 27 settembre. Allora il Consiglio di Stato potrà confermare la sentenza del Tar Lazio oppure lasciare a Parabita i commissari fino alle prossime elezioni comunali.

Per il legale dell’amministrazione Cacciapaglia, l’avv. Pietro Quinto, restano molti punti interrogativi. I commissari potrebbero, stando alle sue tesi, non essere legittimati a essere lì, così come quindi potrebbero essere illegittimi anche i loro provvedimenti.

Anche perché la richiesta di proroga della gestione commissariale andava formulata 50 giorni prima della scadenza naturale dei 18 mesi, avvenuta ad agosto (o a settembre, secondo la tesi dell’Avvocatura generale dello Stato).

“Ad esempio -dice Quinto- un provvedimento che sta facendo discutere è la nomina del nuovo dirigente del settore Lavori pubblici che, guarda caso, è il segretario di un partito”.

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