Cronaca

Processo Torcito: assolti gli imputati

CANNOLE – Il processo sull’iter di riqualificazione di Masseria Torcito a Cannole si conclude con quattro assoluzioni.
Assolto perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto per cinque capi di imputazione su sei e non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato contravvenzionale.
E’ questo il verdetto emesso dal Tribunale Penale di Lecce – Dr.ssa De Benedictis, che ha accolto quasi integralmente le richieste dell’Avv. Pietro Quinto e dell’Avv. Annagrazia Maraschio, difensori dell’ing. Rocco Merico, Dirigente, all’epoca dei fatti, del Settore Lavori Pubblici della Provincia di Lecce, imputato, unitamente ai progettisti, al Direttore dei Lavori ed al titolare della società Intini, per la vicenda del Parco.
Stesso verdetto anche per gli altri imputati difesi dall’Avv. Federico Massa, dall’Avv. Viola Messa e dall’Avv. Stefano Chiriatti
I fatti risalgono al 2012 e riguardano la procedura di valorizzazione delle potenzialità turistiche della Masseria Torcito di proprietà della Provincia di Lecce nell’ambito della quale, secondo l’accusa, gli imputati si sarebbero resi responsabili di molteplici reati (dalla truffa al falso ideologico). Il Tribunale ha invece ritenuto che le condotte degli imputati siano esenti da profili di rilevanza penale.

A finire a giudizio nell’inchiesta del corpo forestale dello stato e del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza sui presunti illeciti ed abusi a Masseria Torcito oltre a Merico, Sergio Donadonibus, Giuseppe Botta e Angelo Rocco Dongiovanni
A dare il via all’inchiesta le foto scattate da alcuni ciclisti nel Parco che misero in moto la macchina della giustizia. Il click immortalava la scena di lavori definiti ‘discutibili’ dagli ambientalisti che già sul web si erano indignati per lo sbancamento selvaggio di una collina. L’esposto alle autorità competenti non tardò ad arrivare e a seguire, lo stop ai lavori imposto dai Carabinieri della Compagnia di Maglie ed il conseguente sequestro della zona.
Un verdetto, quello giunto in queste ore che potrebbe sbloccare il programma di recupero funzionale della struttura di proprietà della Provincia di Lecce.

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