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The Guardian: Blair e Salvini per estendere Tap

LECCE-Il quotidiano britannico The Guardian spiega i motivi dell’incontro tra l’ex premier inglese ed il Ministro Salvini: discutere di Tap ed indebolire il progetto Russo Nord stream 2
“Il ministro degli interni di estrema destra italiano, Matteo Salvini, incontrerà l’ex primo ministro britannico Tony Blair a Roma per discutere i controversi piani per estendere un gasdotto che correrà dall’Azerbaijan alla Puglia nel sud Italia. Blair ha lavorato come consulente per il Trans Adriatic Pipeline dal 2014…L’ufficio di Blair non ha offerto alcun commento diretto sul motivo dell’incontro, ma Salvini ha detto di essere disposto a sentire da Blair sul cantiere, e altre questioni. Le forti vedute di Blair sui pericoli del populismo lo rendono una scelta improbabile per convincere Salvini del valore del gasdotto”. Si apre così il lungo articolo del quotidiano britannico, The Guardian.
“Blair” spiega l’organo di informazione inglese, “ha attenuato le sue attività commerciali di lobbying da quando ha creato il suo Institute for Global Change, un movimento dedicato alla lotta contro il populismo e le sue cause. In un recente discorso ha detto che le semplicistiche soluzioni fornite dal rampante nazionalismo del tipo sostenuto dalla Lega di Salvini potrebbero portare a un ritorno al fascismo degli anni ’30. La coalizione governativa italiana tra il Movimento a cinque stelle e la Lega è divisa sulla questione del gasdotto. A luglio, Salvini ha detto che avrebbe sostenuto il progetto dell’oleodotto, sostenendo che avrebbe contribuito a ridurre i prezzi del gas in Italia, dove c’era poca concorrenza nel mercato dell’energia. “Abbiamo bisogno di andare avanti”. Ma pochi giorni dopo, Barbara Lezzi, ministro del M5S per il sud, ha risposto: “Abbiamo bisogno di infrastrutture: abbiamo bisogno di strade, scuole, stazioni ferroviarie” e Luigi Di Maio, vice primo ministro italiano e leader del M5 stelle: “Il partito non ha cambiato idea sulla costruzione del gasdotto”.

Questa la descrizione inglese che,  tra l’altro, non omette le posizioni dei No Tap definiti ambientalisti. Per il The Guardian: “gli ambientalisti italiani sostengono che la Puglia, che ha due siti del patrimonio mondiale dell’Unesco, soffrirà a causa del gasdotto. Ci sono timori – confutati dal consorzio – che il gasdotto contaminerà i rifornimenti di acqua dolce.Gli attivisti dicono che una spiaggia sarà trasformata in un cantiere, minacciando l’habitat delle foche monache del Mediterraneo. L’interesse per il gasdotto è aumentato mentre l’opposizione cresce in Europa per i piani per il più grande gasdotto russo sostenuto dai russi, il Nord Stream 2, che porterà il gas dalla Russia alla Germania, evitando probabilmente l’Ucraina rivale regionale della Russia. Molti paesi, tra cui la Polonia, gli Stati Uniti e il Regno Unito, sono ferocemente contrari al Nord Stream 2, sostenendo che rafforzerà l’influenza della Russia in Europa, indebolirà le finanze dell’Ucraina e rafforzerà il potere del gas russo nel mix energetico europeo. Angela Merkel, la cancelliera tedesca, è stata oggetto di crescenti critiche per aver sostenuto il gasdotto e insistendo sul fatto che non ha conseguenze di sicurezza. La Trans Adriatic Pipeline, che trasporta gas dall’Azerbaijan in Italia, attraverserebbe la Grecia e l’Albania. Sebbene sia di minori dimensioni rispetto al Nord Stream 2, aiuterà a soddisfare le richieste delle commissioni europee per una fornitura di gas”. Chiaro il disegno raccontato dai giornalisti inglesi in attesa di Tap.

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