LECCE – Una telespettatrice ci ha raccontato dell’odissea per fare eco ad anche e reni entro il terzo mese al suo bambino, l’esame di screening per la diagnosi precoce della displasia delle anche e dei reni. Dalla direzione sanitaria della Asl di Lecce il chiarimento e le scuse: “Si è trattato di un difetto di comunicazione e di questo ci scusiamo – ha detto la dottoressa Cinzia Morciano della direzione sanitaria di Lecce – Ad agosto le attività ambulatoriali in genere vengono ridotte per far godere le ferie ai dipendenti, privilegiando la presenza h24 di due pedriati. Ovviamente, la scelta di ridurre una linea di attività ricade in quella ambulatoriale , di prestazioni in pazienti sani. Chiusura che non avrebbe comportato nessun problema, se l’operatore del reparto che ha risposto alla signora avesse raccolto i suoi dati, per richiamarla a stretto giro, una volta riaperto l’amulatorio”.
Rispetto alle altre tappe seguite dalla signora la dirigente chiarisce: a San Cesario pediatria non esiste, si tratta di una depandance del Vito Fazzi, non c’è un pediatra ecografista, che effettua l’esame; a Galatina presente l’attività aggiuntiva; a Scorrano, la spiegazione della dottoressa è che, forse dal centralino, l’operatore ha pensato ad una eco per patologia e quindi ha consigliato alla donna di rivolgersi al Cup.
A pagamento l’esame costa 67,50 euro presso una struttura accreditata alla quale è stato però dimezzato il budget che si esaurisce, visto le tante richieste già appena lo erogano.
In ogni caso, al momento, il problema è stato risolto, perchè dopo il servizio andato in onda su Telerama, il Centro Diagnostico Calabrese, che pure ha già terminato il budget a disposizione, si è offerto per effettuare l’esame.
