Politica

Il centrodestra diviso per il futuro presidente della Provincia di Lecce tra fittiani e movimentisti?

LECCE-Il dopo Gabellone tra la continuità dei fittiani, con il sindaco di Casarano, o la spallata ai partiti tradizionali con l’ipotesi del primo cittadino di Nardò Pippi Mellone? Ma Gabellone frena: un presidente trasversale di garanzia tra tutte le forze politiche e senza divisioni tra coalizioni

 

La DelRio rimarrà in piedi malgrado il disegno di legge presentato ad aprile dalla Lega. Secondo i salviniani sarebbe stato giusto ridare il diritto di voto, per la elezione dei Presidenti e dei consiglieri delle province d’Italia, ai cittadini ma il Governo fa una piroletta e conferma la legge del governo renziano. A fine ottobre saranno quindi tutti eletti con la modalità del voto nelle mani dei pubblici amministratori dei comuni di ogni singola provincia d’Italia. Dibattito aperto nelle coalizioni ed interrogativo su quali saranno le mosse del movimento 5 stelle intenzionato, o meno, a partecipare alle consultazioni con propri candidati considerata la loro non presenza in ogni municipalità. Nel centrodestra spunta l’ipotesi del primo cittadino di Nardò Pippi Mellone con l’avallo della Lega e con l’apertura, quindi, verso il movimentismo civico ma il gruppo fittiano penserebbe ad una propria continuità con il nome del sindaco di Casarano Stefano ma l’uscente presidente della Provincia, oltre che segretario provinciale dei fittiani, Antonio Gabellone frena: “Mellone faccia come crede ma si dovrà partire da un tavolo regionale. Stefano ed altri non sono in campo perché è prematuro fare nomi mancando un progetto, un metodo di lavoro e di confronto”. Ma Gabellone si spinge oltre come già accennato in occasione del consiglio provinciale nel quale fu approvato il bilancio dell’ente. Per l’uscente di Palazzo dei Celestini “l’approvazione per la prima volta nella storia, ed all’unanimità, del documento contabile lancia un messaggio forte”, secondo Gabellone essendo questo un momento di transizione, così come accade nei consorzi o negli ambiti del welfare e visto le emergenze rispetto al periodo ed alle problematiche della DelRio, “si dovrebbe ricercare un voto unanime, con l’accordo di tutte le forze politiche di centrodestra, di centrosinistra ed in caso anche del movimento 5 stelle, per avere un unico nome di transizione e di garanzia ed un consiglio espressione di tutte le forze politiche del territorio così come avvenuto per l’approvazione del bilancio”. A settembre, però, parola ai tavoli regionali delle coalizioni per definire strategie e scelte in ogni singola provincia della Puglia e del Salento.

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