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Dal Tar no alla sospensione del decreto Martina ma la battaglia continua

LECCE – Con quattro ordinanze “gemelle” il Tar Lazio respinge altrettante richieste di sospensiva del decreto Martina avanzate da aziende agricole, associazioni, olivicoltori e apicoltori insieme al Comune di Cisternino. In queste ore i ricorrenti stanno valutando se impugnare il rigetto dinnanzi al Consiglio di Stato. La battaglia dunque continua.

“Il ricorso -si legge nell’ordinanza del Tribunale Amministrativo- non è assistito da sufficienti profili di fondatezza. L’individuazione di tali misure, come il decreto in questione -secondo i giudici- rientra nella discrezionalità tecnica dell’autorità amministrativa competente (in questo caso il Ministero alle politiche Agricole) sindacabile in sede giurisdizionale solo in caso di palesi illogicità e incongruenze nella fattispecie non ravvisabili”. Il Tar inoltre precisa che “il paventato uso generalizzato dei pesticidi deve essere escluso dalle modalità di attuazione dettate dalla Regione Puglia”. Dunque per il Tar l’esclusione di prodotti fitosanitari a base di neonicotinoidi e il via libera all’utilizzo di prodotti a base di arancio dolce per le aziende bio risulta consona.

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