LECCE – “Il catastrofismo che lo caratterizza ha prevalso su tutto: i dati incoraggianti alla Corte dei Conti non sono stati trasmessi”. Va all’attacco l’ex sindaco di Lecce Paolo Perrone, mentre il suo successore è alle prese con l’ipotesi di pre-dissesto, ancora in piedi. Sotto la lente dei giudici il bilancio di Palazzo Carafa dal 2014 in poi. L’ultima udizione di sindaco e tecnici Bari risale a 5 giorni fa.
Dito puntato contro Salvemini “che non si è mai spogliato dalle vesti di oppositore neanche da sindaco” incalza Perrone. A suo dire, infatti, avrebbe potuto trasferire ai giudici contabili molto di più, dimostrando quanto di positivo dal 2015 in poi è stato fatto. “Dati sufficienti -secondo l’attuale consigliere d’opposizione- per far comprendere alla Corte che risalire la china si può, senza alcun commissariamento”.
“Bando alla frenesia e al sensazionalismo -conclude- a volte sarebbe meglio concentrarsi sull’obiettivo. La caccia al capro espiatorio dovrebbe cedere il passo al buon senso”.