CASTRÌ – Arrivati da Brindisi, Bari, Foggia, Ascoli Piceno, Roma, Rimini, Salerno e altre città, in 500 hanno affollato, da domenica a martedì, un intero fondo privato, in agro di Castrì, in località “Capone”.
Un rave party dalla musica a volume talmente alto da essere sentita ininterrottamente nei comuni limitrofi. Nella mattinata di martedì, in seguito alle segnalazioni pervenute da cittadini residenti aCastrì e Calimera, il Questore ha messo in campo un dispositivo di ordine e sicurezza pubblica che ha consentito di interrompere il raduno musicale non autorizzato e di sequestrare tutte le attrezzature, musicali e non, trasportate sul posto e montate. Il proprietario del fondoha formalizzato denuncia-querela contro ignoti per invasione di terreni.
Il dispositivo voluto dal Questore di Lecce ha previsto l’impiego di poliziotti e carabinieri, oltre che della squadra amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura e degli investigatori della Squadra Mobile e Digos.
Tutto il servizio di ordine e sicurezza pubblica è stato video-ripreso dagli operatori della polizia scientifica e ciò consentirà di approfondire le indagini sui responsabili del rave party.
Intanto i poliziotti, nella giornata di ieri, hanno:
sequestrato tre colonne di impianti musicali con 50 diffusori ad alta potenza che raggiungeva un livello di decibel di circa 100.000 watt;
sequestrato il gruppo elettrogeno di proprietà di una ditta della provincia leccese e che, al riguardo, sarà sentita in merito dai poliziotti;
sequestrato due impianti di spillatura della birra, di cui uno di proprietà di una ditta della provincia leccese e che, al riguardo, verrà sentita in merito dai poliziotti;
identificati
i 10 organizzatori del rave party che sono stati denunciati per invasione di terreni privati, apertura abusiva di luoghi di intrattenimento e organizzazione di pubblici spettacoli, disturbo della quiete pubblica nonché manifestazione pubblica non preavvisata.
Si aggiungono 10 persone alle 30 già denunciate.