SALENTO- Ad aprile era stata la volta di otto attività nella zona di Casarano e dieci nella città capoluogo. Ora sono 75 i centri scommesse che rischiano di chiudere i battenti nella zona del Magliese e dell’Otrantino. I carabinieri, infatti, continuano a passare al setaccio le sale gioco troppo vicine a scuole, chiese, case di cura, impianti sportivi. Ed è pioggia di segnalazioni, che corrispondono ad un preavviso di chiusura: se i titolari non dismettono le attività di esercizio scommesse o non si spostano, rischiano la revoca della licenza.
La controffensiva è stata avviata dopo la sentenza della Corte Costituzionale (n.108 del 22.5.2017) che ha ritenuto costituzionalmente legittima la legge regionale del 2013, che, per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico, ha imposto una distanza superiore ai 500 metri tra i centri di aggregazione sociale e le sale scommesse. I controlli dei carabinieri sono sfociati, dunque, in segnalazioni a Questura e Comuni, perché provvedano con le attività di propria competenza.
A Calimera, è finita nel mirino la sala giochi di via Roma. Il proprietario è stato denunciato anche per aver impiegato sei dipendenti senza averli sottoposti preventivamente a prescritta visita medica e senza averli formati sui rischi aziendali in materia di sicurezza. A Castrì di Lecce, invece, i militari hanno segnalato la rivendita di via Grazzi. A Maglie, sono cinque le attività non in regola, come a Scorrano, Poggiardo e Castrignano de’ Greci. Va peggio a Martano, che detiene la maglia nera con dieci esercizi non rispettosi della legge regionale. Sei, invece, quelli di Soleto. Per il resto, sono stati segnalati quattro esercizi a Muro; tre a Cursi, altrettanti a Carpignano Salentino, a Giurdignano, a Melpignano e Uggiano La Chiesa; uno a Otranto, Cannole, Sanarica e a Botrugno; due a Bagnolo, Palmariggi, Giuggianello, Nociglia, Zollino, Surano e Sternatia.