RACALE –Abitazioni, un castello a Racale, una masseria, un albergo a Gallipoli. E poi societĂ e conti correnti per un valore di 15 milioni di euro. Nelle scorse ore la guardia di finanza ha sequestrato beni mobili e immobili riconducibili alla famiglia di imprenditori nel settore delle slot De Lorenzis di Racale. Un sequestro patrimoniale anticipato disposto dalla 2^ Sezione Penale del Tribunale di Lecceal termine di indagini del nucleo Economico Finanziaria della Guardia di Finanza e coordinate dalla dda che hanno evidenziato una notevole sproporzione tra le dichiarazioni e il patrimonio accumulato.
I beni sequestrati sono riconducibili ai 4 fratelli De Lorenzis di Racale: Salvatore, Pasquale Gennaro, Saverio, Pietro Antonio, Ilario e a quello che è stato definito un prestanome, Pompeo Caputo di Melissano. Il sequestro attuale è parallelo a quello seguito all’operazione Clean Game con 27 arresti e al sequestro di beni per 12 milioni di euro poi decaduto nel momento in cui il tribunale del riesame non riconobbe la connotazione mafiosa all’associazione. Il reato contestato era l’esercizio del gioco d’azzardo attraverso l’alterazione di slot machine ed apparecchiature da intrattenimento, ma non solo. Il sequestro di oggi si basa sull’accertamento di un presunta netta sperequazione tra le elevatissime disponibilitĂ economico – patrimoniali e la ben piĂą modesta posizione reddituale dichiarata dai destinatari e sulla quella che è stata definita la pericolositĂ dei soggetti e la loro propensione a delinquere. Le indagini degli investigatori del gico hanno fatto emergere anche l’esistenza di due trust fittizi di cui uno utilizzato per segregare il patrimonio delle societĂ allo scopo di eludere la normativa antimafia sulla confisca dei beni. Le societĂ sequestrate sono attive nel settore del commercio all’ingrosso di videogames, compravendita immobiliare, gestione di attivitĂ turistiche, commercio all’ingrosso di alimentari. In particolare sono stati sequestrati 93 fabbricati (abitazioni, locali commerciali e garage), 33 terreni, 9 societĂ di capitali ed una ditta individuale, 20 automezzi, saldi attivi riferiti a 40 fra depositi bancari e rapporti assicurativi nonchè quote societarie del valore di 450.000 euro. I beni posti sotto sequestro sono stati affidati all’amministrazione di un custode giudiziario nominato dal Tribunale di Lecce.