LECCE – “Il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la casa circondariale di Lecce effettua mediamente dalle 25 alle 40 ore mensili di straordinario. Malgrado vi sia una programmazione dei servizi, all’apparenza svolti su 4 quadranti giornalieri di 6 ore ciascuno, le emergenze esistenti ed assolutamente reali e gravi fanno sì che i turni
vengano “anticipati” di 2-3 ore, tanto da determinare il ricorso agli straordinari”.
È l’ennesimo grido d’allarme dell’Osapp, Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria. Il segretario generale Leo Beneduci scrive alle più alte cariche dell’istituzione carceraria per denunciare la grave carenza di organico a Borgo San Nicola: “Si ha la motivata preoccupazione che, già in concomitanza con il periodo estivo e con le accresciute carenze di addetti del Corpo a cui consegue anche unnecessario incremento degli straordinari, vengano meno le necessarie coperture economiche degli stanziamenti disponibili”. Parla di “gravi errori che hanno caratterizzato l’individuazione della pianta organica del Personale di Polizia Penitenziaria.
Specifiche responsabilità -dice- si devono necessariamente individuare, da un lato, nell’attuale Provveditore Regionale della Puglia Dott. Carmelo CANTONE che con molta probabilità non ha “calcato la mano” più di tanto nelle segnalazioni verso l’Amministrazione penitenziaria centrale rispetto alle reali condizioni del più grande istituto penitenziario della Puglia, e d’altro canto nell’attuale direttore generale del personale e delle risorse Dott. Pietro BUFFA che, in ragione della diminuzione dell’organico, non solo non avrebbe saputo distinguere tra le condizioni di un istituto di pena e l’altro nel praticare tagli esclusivamente lineari, ma ha anche di fatto “penalizzato”, rispetto agli istituti del Nord, gli istituti del Sud tra i quali quello di Lecce.
Entro il prossimo autunno si provvederà all’apertura di un nuovo padiglione detentivo per almeno 200 detenuti e il cui funzionamento richiede le disponibilità di ulteriori 70 addetti; sempre entro il prossimo autunno entrerà in funzione la struttura (a custodia attenuata?) del già istituto penale per minorenni in località “Monteroni” il cui funzionamento presuppone una ulteriore aliquota di addetti del Corpo provenienti dalla Casa Circondariale.Nel frattempo, adiacente alla Casa Circondariale di Lccce, è stata aperta una struttura per detenuti affetti da disturbi della sfera psichica ed anche in questo caso mediante l’impiego di addetti già in servizio”.
Una carenza che “può comportare effetti deleteri che, in vario ordine, possono investire l’incolumità psico-fisica degli addetti del Corpo, dell’utenza e persino minare la sicurezza della collettività esterna alla struttura, qualora non si provveda con immediate integrazioni di organico”.