LECCE- Una terra accogliente, il Salento, ma la loro paura resta. Resta nel timore di incontrare qualche scheggia impazzita, che faccia del colore della loro pelle un possibile bersaglio. Com’è già successo a Macerata, com’è avvenuto poco dopo a Firenze.
Sono stati oltre 300 gli immigrati della comunità senegalese residente a Lecce scesi in strada in città in memoria di Idy Diene, il loro connazionale ucciso in Toscana nei giorni scorsi. Al corteo hanno preso parte anche donne con i loro bambini. Partito ieri pomeriggio da Porta Rudiae, con slogan e cartelloni si è ripetuto il no a qualsiasi forma di razzismo e di odio contro gli immigrati.
Presente alla marcia della pace anche l’Imam della comunità musulmana di Lecce, Saifeddine Maaroufi, e il presidente della comunità senegalese di Lecce Mohamed Diagne che ha detto: “vogliamo dimostrare con questa manifestazione che l’integrazione è possibile, che è possibile vivere e lavorare tutti insieme senza divisioni e senza odio”.
La comunità senegalese, insieme a quella filippina e albanese, è la più numerosa tra quelle straniere residenti a Lecce, integrata con la comunità locale.