Politica

Il sindaco presenta il bilancio di previsione. Eredità pesante, l’invito al centrodestra: mano sulla coscienza

LECCE – “L’eredità che ci è stata lasciata giustificherebbe l’accesso alla procedura di pre-dissesto. Noi però abbiamo scelto di resistere, tenere saldo il timone e affrontare la tempesta”. Esordisce così il sindaco Carlo Salvemini presentando alla stampa il bilancio di previsione 2018-2020. Sarà l’ago della bilancia per ristabilire o no l’equilibrio a Palazzo Carafa, pericolosamente in bilico dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Se la maggioranza-opposizione in consiglio comunale, infatti, non dovesse approvarlo l’esperienza salveminiana giungerebbe al capolinea. Il tutto entro la fine del mese.

È anche per questo che il primo cittadino sottolinea il peso di un’eredità ventennale imputabile ai predecessori del Centrodestra, come a dire “abbiamo lavorato soprattutto per mettere una toppa ai vostri errori”. Una chiamata più o meno esplicità ad un atto di responsabilità.

Dal momento del suo insediamento l’amministrazione targata Salvemini ha sostenuto una manovra di riequilibrio del bilancio per circa 5 milioni. Il tutto per far fronte a debiti fuori bilancio, istituzione di un fondo rischi, parcelle di avvocati esterni, sentenze sfavorevoli e perdite della partecipata Lupiae servizi srl. Senza considerare poi, tra le altre criticità, gli oneri reclamati da Sgm per il funzionamento del filobus.

Come risalire dunque la china? Puntando su 2 scelte fondamentali: recuperi forti sul fronte evasione e ottimizzazione nell’uso della spesa corrente.

Sul primo fronte le linee direttrici individuate sono due:

-l’aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, nel quale per la prima volta è previsto l’inserimento della TARI. Questo per evitare che le entrate di dubbia riscossione siano considerate per finanziare le spese certe.

-la definizione dei costi dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, il ché richiede un aggiornamento del piano finanziario della Tari con un aumento complessivo di spesa pari a 4 milioni e mezzo. Un rincaro che, però, non ricadrà sui ceti meno abbienti: la TARI sociale prevederà l’esenzione di quella parte di popolazione a basso reddito. Riduzioni sono previste anche in favore di chi riutilizza l’organico in casa attraverso compostiere e per i B&B.

Sul fronte investimenti, invece, l’amministrazione ha scelto di includere nel piano triennale delle opere pubbliche solo gli interventi realmente cantierabili: la messa in sicurezza di Viale Leopardi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la demolizione delle palazzine di Via Sozy Carafa e la realizzazione di 2 rotatorie. Una all’incrocio tra Viale Gallipoli e Viale degli studenti, l’altra in Via Cremona.

In tema politiche sociali la previsione è di 15 milioni mediante il Piano Sociale di Zona. Sul fronte turismo la proposta è quella di utilizzare l’imposta di soggiorno per finanziare le iniziative del settore turistico e impiagare gli utili della Sgm nel potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale: 1,6 milioni quelli maturati fino al 31 dicembre 2016.

Si sta lavorando anche per garantire risorse straordinarie alla città mediante un accordo con la Regione Puglia, il tutto per un piano di sviluppo urbano per oltre 200 milioni di euro. Quello che Salvemini confida di presentare a breve alla città.

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