Politica

Elezioni politiche 2018, ecco come si vota

BARI – La prima novità di questa tornata elettorale, è il modo in cui imbucare la scheda nell’urna. Non potrà più essere fatto automaticamente dall’elettore ma bisognerà consegnarla al presidente di seggio. Il motivo è l’introduzione del tagliando antifrode, presente su ogni scheda. Al momento dell’identificazione, sarà segnato anche il numero presente sulla scheda che viene consegnata a ciascun elettore. Una volta terminato il voto, ripiegata la scheda, bisognerà consegnarla al presidente di seggio che provvederà a staccare il tagliando antifrode dotato di codice alfanumerico. Se il codice corrisponderà a quello segnato al momento dell’identificazione, la scheda sarà valida e sarà inserita nell’urna. Un modo, insomma, per assicurarsi che non sia stata consegnata una scheda pre-segnata.

Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa. Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla.

Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale. Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale

Si può votare:

  • apponendo un segno sul nome del candidato uninominale: in questo caso sarà valido anche per le liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni lista
  • apponendo un segno sul simbolo di una lista: il voto sarà valido anche per il candidato uninominale collegato
  • il voto sarà valido, anche, se si apporrà un segno sia sulla lista che sul candidato uninominale ad essa collegato

Non sarà ritenuto valido:

  • il voto disgiunto: votare cioè un candidato uninominale e un lista NON collegata ad esso.
  • scrivere i nomi o qualsiasi altra indicazione sulla scheda.

Ricordiamo che per l’elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni; per l’elezione del Senato possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età.

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