Attualità

A Lecce arriva un tesoro: uno dei quattro esemplari originali della Costituzione

LECCE – Uno dei quattro esemplari originali della nostra Carta Costituzionale sarà a brevissimo custodito in terra salentina. Nell’anno in cui la Costituzione italiana festeggia i suoi settant’anni, Lecce riscopre con rinnovato interesse l’enorme contributo giuridico che suoi illustri concittadini hanno lasciato all’intera nazione. Un anno importante e significativo, il 2018, per questo lembo di terra che si ritrova anche a celebrare le settanta primavere della Corte d’Appello di Lecce e il quarto decennale del suo Tribunale amministrativo. In una tale dinamicità di iniziative tutte in itinere assume quindi un valore notevole il risultato portato a casa dal Dipartimento di studi giuridici dell’ateneo leccese.

La famiglia, rappresentata dal nipote Fabio, del compianto salentino Giuseppe Grassi – Guardasigilli del quarto governo De Gasperi, fondatore della Banca del Salento e uno dei quattro statisti, insieme allo stesso Alcide De Gasperi, ad Umberto Terracini ed Enrico De Nicola ad aver firmato la nostra Carta Costituente – ha infatti giovedi, con atto notarile, donato al Dipartimento l’intero patrimonio librario della biblioteca privata del Ministro della Giustizia. Settimilacinquecentocinquantasei volumi, tra testi antichi di natura letteraria, scientifica, medica, storico-geografica e giuridica del valore economico di circa settantamila euro. Tra essi – dalla quotazione indubbiamente, quest’ultima, inestimabile – uno dei quattro esemplari originali della Costituzione italiana. Nelle prossime settimane ci sarà da affrontare il delicato contesto del trasporto e della consegna materiale dell’intero preziosissimo archivio che sarà esposto e visibile agli studenti e alla comunità salentina, pur custodito in teche che ne preservino l’integrità. Al momento della firma erano presenti le anime dell’iniziativa: l’avvocato Pasquale Corleto, presidente del centro studi “Michele De Pietro”, e i docenti universitari Francesca Manolita, Giancarlo Vallone, Francesca Lamberti e Pier Luigi Portaluri. Dal Dipartimento l’impegno a rendere tutti i testi, quanto prima, visualizzabili anche on line.

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