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“Aperta”, un anno dopo: l’accessibilità architettonica e culturale è realtà

LECCE- Si terrà domani al Must l’evento finale di “Aperta”, la campagna di sensibilizzazione Accessibility is cool, di Movidabilia, durante il quale si farà il punto della situazione sull’accessibilità architettonica e culturale in Italia e sulle buone pratiche da imitare.

La campagna, vuole abbattere le barriere culturali che riguardano la disabilità e l’accessibilità, insegnando a tutti ad osservare e rilevare ciò che è accessibile e promuovere i processi che portano qualunque luogo di cultura e svago dalla non accessibilità o parziale accessibilità all’abbattimento di barriere, attraverso mezzi tecnici e creativi.

“La collaborazione con l’associazione Movidabilia – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Alessandro delli Noci – nasce qualche tempo fa, durante il primo Hackathon per l’accessibilità che ebbe come risultato la realizzazione di una mappa condivisa e implementabile dai cittadini. Oggi ripartiamo da lì e non solo per informare sulla presenza dei luoghi non accessibili in città ma per risolvere quelli che rappresentano dei problemi reali per tanti cittadini, soprattutto quelli con disabilità ma anche le persone anziane e i bambini. Stiamo iniziando a lavorare sul Piano per l’Accessibilità e l’incontro di domani ci consentirà di discutere con esperti e professionisti che arriveranno da tutto il Paese e di confrontarci con loro sugli interventi necessari, che vanno certamente nella direzione dell’abbattimento delle barriere architettoniche ma anche in quella della fruibilità per tutti i cittadini di luoghi ed eventi. Partiremo dall’anfiteatro romano che vogliamo rendere totalmente accessibile e per il quale chiederemo a tutti un contributo attraverso un concorso di idee”.

“La campagna Accessibility is cool – dichiara Maria Pia De Santis, vicepresidente di Movidabilia – ha raccontato il diritto inalienabile al divertimento per tutti. L’handicap esiste solo nel momento in cui un progettista non prende in considerazione l’accessibilità per tutti gli utenti, comprese persone anziane, donne incinte, uomini e donne che spingono un passeggino o una carrozzina e ovviamente persone con disabilità permanenti (motorie, sensoriali, intellettive). “Aperta” vuole creare dei cortocircuiti emotivi: ci sono realtà che hanno avuto idee bellissime, degne di essere raccontate e di fungere da best practice. E da qui, saremo pronti per lanciare la seconda fase della campagna che metterà in contatto i cittadini che mappano con le amministrazioni”.

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