Attualità

Lidi: anche sullo “Zen” si abbatte l’ombra della chiusura

GALLIPOLI- Come un’ombra che si allunga sulle spiagge di Gallipoli, dopo il Samsara tocca ad un altro lido, amato e frequentatissimo di Baia Verde, trovarsi di fronte alla possibilità di dover smantellare tutto. È lo Zen, che fa capo alla Società “SIMANT Srl”.  Con una determina pubblicata in queste ore sul sito del Comune di Gallipoli, si indica “la decadenza della concessione demaniale marittima e atto di proroga ex lege e della connessa Autorizzazione, sulla base del disposto degli articoli 10, comma 1, della L.R. n. 17/2015 e 47, lett. c) ed f) del Codice della Navigazione, ovvero per mutamento sostanziale non autorizzato dello scopo per il quale è stata assentita la concessione e per inadempienza degli obblighi derivanti dalla stessa e di quelli imposti dall’Ordinanza Balneare della Regione Puglia del 02.05.2017”. In sostanza, è quello che è già capitato al Samsara. Il 5 agosto scorso, la Capitaneria di Porto di Gallipoli ha elevato a carico della società predetta un verbale per violazione dell’art. 24 del Regolamento d’esecuzione al Codice della Navigazione e dell’art. 36 del Codice della Navigazione, sanzionando la stessa con una multa da € 1.032,00. In particolare, l’Autorità Marittima rilevò “un uso difforme del suolo demaniale marittimo”, atteso che in particolare “la concessione demaniale marittima adibita a posa di ombrelloni e sdraio in realtà era utilizzata quale area ad uso discoteca come da rilievi fotografici effttuati all’atto dell’accertamento con la presenza di numerose persone intente a ballare”. Viene imposto, dunque, entro 60 giorni dalla ricezione del provvedimento, lo sgombero dell’area occupata, con ripristino dello stato dei luoghi. Sconcertato il presidente della CNA balneatori, Giuseppe Mancarella, di cui fa parte la Simant: “Un’altra mazzata che si abbatte su Gallipoli. Ritengo non ci siano i presupposti per una procedura del genere. Noi rispettiamo le leggi e vogliamo continuare a rispettarle, agendo sempre con legalità. Eppure ogni giorno abbiamo una battaglia nuova da affrontare. Purtroppo ricorreremo ancora ai nostri legali per decidere il da farsi”.

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