LECCE – “Il concordato in bianco per salvare Alba Service non vacilla, tutt’altro. L’allarmismo Cobas è ingiustificato, oltre che da irresponsabili“. Duro e dritto al punto Gianfranco Conte, commissario liquidatore della società partecipata della Provincia di Lecce: entro il prossimo 19 marzo (termine fissato dal Tribunale) dovrà essere presentata una proposta seria e vantaggiosa che possa ottenere l’approvazione della maggioranza dei creditori, lavoratori inclusi.
Il 19 dicembre è stata presentata in Tribunale domanda di concordato di continuità per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali, e in bianco, ossia con riserva di formulare una proposta (una volta accertato con esattezza il debito e dunque le risorse finanziarie necessarie che la Provincia si è impegnata a stanziare). Ad esprimere dubbi sulla buona riuscita dell’iter in questione lo scorso 20 gennaio è stato il sindacato Cobas, per voce di Giuseppe Mancarella. Lo ha fatto al margine di una seduta in tema della Commissione Bilancio di Palazzo dei Celestini che, a dire dei Cobas, avrebbe illustrato un quadro allarmante. Nella disponibilità dell’ente ci sarebbe stato solo un milione e 700 mila euro, una somma insufficiente a fronte di un buco di circa 6 milioni di euro. “Stando così le cose -aveva aggiunto il sindacato- i creditori farebbero un passo indietro certamente, la società è stata condannata implicitamente al fallimento”.
Di tutt’altro avviso il commissario liquidatore che oggi precisa: “è proprio la credibilità del percorso intrapreso e del piano di rilancio industriale (condiviso da società e sindacati tutti) ad aver garantito un altro anno di Cassa Integrazione per i dipendenti. A distanza di poche settimane nulla è cambiato e nessuna delle parti che ha sottoscritto l’accordo ha manifestato la volontà di tornare sui suoi passi. È da irresponsabili esternare diffidenza -aggiunge- tanto più se le previsioni pessimistiche sono prive di fondamento”.