Ambiente

Tap, dopo l’esposto dei sindaci riaperta l’inchiesta

MELENDUGNO – L’esposto depositato da 8 sindaci poche settimane fa ha ottenuto l’effetto sperato: è stata riaperta l’inchiesta sul gasdotto Tap. Lo ha disposto il gip Cinzia Vergine su richiesta congiunta del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del Pm Valeria Farina Valaori.

Ci sono, dunque, fondati elementi per continuare ad indagare, dopo la doppia archiviazione un anno fa, quando a chiedere di chiudere il capitolo giudiziario era stato anche l’allora timoniere della Procura Cataldo Motta.

Ora, a detta dei sindaci, ci sono elementi di novità. E la richiesta degli inquirenti di riprendere a indagare è segni del fatto che si ritengano fondati. Dopo il deposito del progetto Snam, infatti, i primi cittadini hanno contestato un presunto illegittimo frazionamento del progetto, ciò che avrebbe portato finora ad eludere l’applicazione della normativa Seveso sul rischio di incidenti rilevanti e a evitare una valutazione ambientale complessiva del gasdotto fino a Mesagne. Il metanodotto Snam è concepito per definizione come di “interconnessione” con Tap.

Articoli correlati

Taranto, bonifiche-Tecnopolo: l’accordo sull’innovazione

Redazione

Periferie di Taranto trasformate in discariche a cielo aperto: due arresti

Redazione

Tolleranza zero contro i rifiuti nelle marine di Torchiarolo

Andrea Contaldi

Elezioni regionali: firmati i decreti. Al voto il 23 e 24 novembre

Redazione

Discarica abusiva nella riserva di Torre Guaceto

Andrea Contaldi

Opere abusive nel maneggio: sequestrati piscine, bar e scarico reflui

Redazione