Attualità

Il Comitato lavoratori Bat scrive ad Emiliano: “la Regione faccia la sua parte”

LECCE – Lettera aperta ad Emiliano da parte del Comitato lavoratori Bat Lecce:

Ill.mo Presidente Regione Puglia Michele Emiliano,

Chi Le scrive è il Comitato Lavoratori  Bat Lecce,al fine di farLe pervenire alcune considerazioni in merito alla riunione sul nostro futuro occupazionale tenutasi in data 3 gennaio presso la Prefettura di Lecce . In primis Le manifestiamo la nostra sorpresa nel riscontrare la Sua assenza in quella sede, pur comprendendo i Suoi importanti impegni istituzionali,  crediamo che la nostra vertenza abbia un’importanza sociale notevole giacché coinvolge più di cento famiglie. Ciò che più ci lascia destabilizzati è però la posizione assunta dall’assessore Leo,il quale in quella sede si è espresso confermando la disponibilità della Regione a venirci incontro,mentre nelle dichiarazioni che traspaiono sulla stampa emerge un disappunto della Regione nel possibile impiego di noi lavoratori in Tap.

Non capiamo come mai non abbia avuto il coraggio di farlo davanti ai lavoratori,  forse perché,crediamo, non voleva sbilanciarsi su Sanità service o altro, poichè in quel tavolo non si è parlato solo di Tap. Inoltre, dichiarare che la Regione Puglia non ha responsabilità sulla riconversione ci sembra quantomai fuoriluogo, visto che la stessa era presente nelle trattative e nella firma dell’accordo di chiusura della Manifattura Tabacchi e che l’assessore Loredana Capone ha fatto passerella in una delle aziende subentrate,ovvero la Iacobucci srl.

Noi plaudiamo all’iniziativa che il Prefetto ha avuto nel voler riaprire la vertenza con un tavolo concertativo che metta  al centro il lavoro e la nostra vertenza, così come capiamo le ragioni dell’opposizione ambientale e territoriale all’opera del gasdotto.È certo però che noi e le nostre famiglie necessitiamo di lavoro,abbiamo portato per 7 lunghi anni avanti la nostra lotta con dignità e senza essere “merce di scambio” su tutti i tavoli istituzionali ed è stato lo stesso territorio che ci ha abbandonato.

Vorremmo dalla Regione lo stesso impegno che ci mette nelle altre vertenze  “pugliesi” come Sangalli, Tua autoworks, Natuzzi, Bridgestone o forse noi siamo figli di un Dio minore e solo l’accostamento a Tap fa parlare di noi?

 

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