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L’influenza manda in tilt il Leccese: reparti esauriti, 118 al collasso. Blocco dei ricoveri

LECCE- Reparti stracolmi, 118 letteralmente al collasso, pronto soccorso ingessati, blocco dei ricoveri disposto in due ospedali: l’influenza manda in tilt la sanità leccese e il picco non è ancora arrivato.

Situazione critica in mattinata per il servizio delle emergenze-urgenze: tutte e 27 le ambulanze occupate in contemporanea, con difficoltà a “sbarellare”, cioè ad affidare i pazienti alle cure dei pronto soccorso. “Non riusciamo a liberare le ambulanze nemmeno per i codici rossi – ha confermato il direttore del 118 Maurizio Scardia -. I centralini sono intasati da centinaia di chiamate e gli operatori non riescono nemmeno a rispondere al telefono. Spesso – aggiunge – si tratta di sindrome influenzale e molti utenti ci chiamano perché i medici di base non rispondono e noi siamo costretti a fare in contemporanea da medici di famiglia, guardia medica, 118. Tutto viene ribaltato su di noi”.

In questi giorni di vacanza, è saltato il filtro dei medici di base: molti ambulatori sono chiusi e loro irraggiungibili. Questo ha fatto riversare il flusso delle richieste di intervento sulla trincea del Servizio di emergenza-urgenza.

A metà mattinata, al Pronto soccorso del Fazzi si erano registrati già 120 accessi, ben al di sopra della media, ma come sempre nella settimana dopo Capodanno. “Faccio un appello ai cittadini – dice il dirigente Silvano Fracella – perché c’è un ricorso non giustificato ai servizi di emergenza e prova ne è il fatto che il 75 per cento degli accessi sono codici bianchi e verdi. Lo dico con molto garbo, l’influenza è malattia virale che ha il suo decorso in 3/5 giorni, con i soliti disturbi che possono tranquillamente essere curati a casa con antinfiammatori”.

Al Fazzi, 24 pazienti anziani e con complicanze sono stati “extralocati”, cioè ricoverati fuori dai reparti di Medicina e Pneumologia, già off limits, e sistemati in Oculistica e Otorinolaringoiatria.

In tarda mattinata, il direttore sanitario della Asl di Lecce, Antonio Sanguedolce, ha fatto sapere di aver disposto il blocco di tutti i ricoveri ordinari in tutti i reparti dell’ospedale leccese e lo stop era già stato previsto nei giorni scorsi anche a Copertino. Gli altri nosocomi, per il momento, stanno reggendo l’onda d’urto. “Come lo scorso anno, saranno consentiti solo i ricoveri dei malati oncologici e quelli urgenti – spiega Sanguedolce -. E questo fino a quando la situazione non si normalizzerà. Inoltre, abbiamo invitato i pronto soccorso a prendersi carico dei pazienti in maniera rapida, per liberare subito le ambulanze, e vedremo di intervenire sulle guardie mediche, perché fungano da filtro”.

Si è nella fase di ascesa del picco influenzale. Eppure, quest’anno dovrebbe tutto sommato andare meglio: come conferma il dottor Alberto Fedele, a capo del Dipartimento Igiene della Asl, nel Leccese si è registrato il +5 per cento dei vaccini, con copertura pari al 60 per cento e 150mila dosi distribuite.

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