MELENDUGNO – Cos’è la vita che può definirsi “normale”? Troppo grande, ma anche troppo labile il concetto di normalità. Certo è che barriere, culturali e fisiche, da abbattere, ce ne sono ancora tantissime. Ecco perché bisogna porsi continuamente nuovi obiettivi.
Se a indicarli è qualcuno che ogni giorno ha a che fare con la disabilità e tutto quello che comporta, allora si possono davvero fare i conti con la realtà, e i limiti diventano risorsa.
Ed è quello che vuol fare Maria De Giovanni, presidente della onlus Sunrise, che ha chiamato a convegno, nelle sale dell’istituto comprensivo “Rina Durante” di Melendugno, personaggi che, ognuno secondo il proprio punto di vista, hanno portato una testimonianza. Dal mondo della scuola, dell’università, della politica, della comunicazione.
Ecco perché erano presenti la dirigente scolastica Anna Rita Carati, la professoressa Stefania Pinnelli, responsabile scientifico del Centro sulle Nuove tecnologie per l’handicap e l’integrazione dell’Università del Salento, il responsabile di Sunrise Luigi Mazzei e l’editore di TeleRama, Paolo Pagliaro, che ha spiegato come, 17 anni fa, ebbe l’idea di creare la onlus CuoreAmico, ora realtà consolidata sul territorio, ma un tempo innovazione unica, perché porto in tv la disabilità, squarciando il velo dell’imbarazzo che spesso portava le famiglie a chiudersi in casa e innalzare muri, senza farsi abbracciare dalla società salentina.