MELENDUGNO- Superate le 70 adesioni. Più di 70 attività commerciali, al momento, rimarranno chiuse il prossimo 6 dicembre. Protesteranno così i commercianti della zona in cui si svolgono i lavori che porteranno alla realizzazione del gasdotto Tap. Ai commercianti di Melendugno se ne aggiungono alcuni di Vernole, Calimera, Castrì e Lizzanello. “Chiusi per dignità – scrivono in un comunicato i commercianti del comune interessato che hanno deciso di indire uno sciopero – per dire no ad un’ opera imposta, dannosa ed inutile, un’ opera che segnerà un cambiamento radicale nelle scelte di sviluppo economico che questo territorio da sempre ha adottato. Agricoltura, pesca e turismo sono il volano per la nostra economia, è il nostro modo di vivere dignitosamente, cercando di avere una visione quanto più etica e sostenibile possibile, rispettando il territorio e le sue peculiarità”. “Non crediamo più alle favole che vedono quest’opera essere la panacea di ogni male. Non crediamo a quanti, politici compresi, ci raccontano che le grandi opere e le grandi industrie portano benefici sotto il punto di vista occupazionale. Lo abbiamo visto a Brindisi, Taranto, Gela ed ovunque sono state imposte grandi centri industriali….Crediamo che sia venuta a mancare la democrazia nelle scelte strategiche, nessuna consultazione popolare, e nessun confronto con la popolazione è stato intrapreso. Ci sentiamo esclusi e considerati cittadini di serie b in un territorio militarizzato, come fosse zona di guerra, in un territorio che sta subendo la distruzione e viene negato il diritto a manifestare il dissenso”. E se, dicevamo, le adesioni sono più di 70, in queste ore su Facebook, semplici cittadini della zona e non solo, invitano altri commercianti ad abbassare le serrande. Se qualcuno chiede che anche le attività leccesi lancino un segnale forte e chiaro, qualcuno già raccoglie l’appello ed avvisa i propri clienti della chiusura prevista mercoledì prossimo.