LECCE- Sciopero di una settimana per i lavoratori del call center Comdata Lecce, che dal 4 al 10 dicembre incrocieranno le braccia. I dipendenti con contratto full time e part time a trenta ore si asterranno dal lavoro nelle ultime due ore di ogni turno, mentre tutte le altre tipologie contrattuali nell’ultima ora di ogni turno.
La rottura del tavolo è maturata nell’incontro del 28 novembre. Nel mirino turni sbilanciati su orari pomeridiani, serali e notturni; domeniche lavorative per oltre due mesi consecutivi; turni di otto ore spezzati (sino a quattro ore di intervallo tra una prestazione e l’altra nella stessa giornata); richieste di orario straordinario e supplementare ossessive e continue a tal punto da configurarsi non più come eccezionali.
“Una flessibilitĂ divenuta insostenibile”, dicono i sindacati, per cui “la risposta aziendale, che i turni di lavoro sono modulati esclusivamente sui cosiddetti picchi di traffico, è comprensibile ma non è sufficiente”. Si sospetta che il sito di Lecce “sia stato ‘scelto’ per sperimentare nuove forme di flessibilitĂ che in altri siti non hanno trovato proposizione e applicazione”.
Lo sciopero, pertanto, “rappresenta una prima necessaria e dolorosa risposta, sapendo che questo percorso si prospetta lungo e difficile, ma che non impedisce alla parte datoriale di ripristinare il confronto con le organizzazioni sindacali che sempre a Lecce sono state in grado di trovare soluzioni costruttive e soddisfacenti per tutte le parti in gioco”.