SQUINZANO- Chiuse le indagini sul feto morto ritrovato nell’armadio, nel febbraio scorso. La Procura dei minori e quella ordinaria hanno fatto notificare l’avviso di conclusione indagini a tre persone: la ragazza madre di Squinzano, da poco maggiorenne; la sorella 27enne e il compagno 46enne di quest’ultima.
Le accuse formulate a loro carico dai pm Anna Carbonara e Donatina Buffelli sono di infanticidio in condizioni di abbandono morale e materiale e occultamento di cadavere in concorso. L’incidente probatorio si è tenuto l’11 ottobre scorso davanti ai gip Ada Colluto e Simona Panzera e in quell’occasione la giovane si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
L’autopsia sul corpicino del neonato aveva confermato che era stato partorito già morto. Ciononostante, l’inchiesta è andata avanti con l’ipotesi di omicidio perché la madre avrebbe procurato la morte del feto al momento della nascita e avrebbe poi chiuso il feto in una busta di plastica occultandolo in un armadio, con il presunto aiuto di sorella e cognato. Sarà l’eventuale processo che si aprirà a stabilire se sia andata davvero così.