
LECCE – Il presidente del CNR, Massimo Inguscio, avrebbe dovuto incontrare il personale dell’area di ricerca di Lecce. Circa dieci minuti prima dell’orario di inizio della riunione, è arrivata comunicazione della sua assenza.
I lavoratori tutti dell’ente CNR erano lì ad attendere il presidente, quelli precari però erano lì soprattutto per sottoporgli delle domande relative alla situazione di fortissima preoccupazione di cui ormai soffre il CNR a livello nazionale: la piaga del precariato dilagante.
Infatti, il personale precario di tutto l’ente a livello nazionale è pari al 40% dell’intera forza lavoro. E la situazione si ripercuote in area locale: i lavoratori precari al CNR di Lecce sono circa 70 e quelli che hanno diritto alla stabilizzazione ex dlgs. 75/2017 sono più di 40.
Dopo la notizia relativa all’assenza del presidente i lavoratori precari hanno deciso di riunirsi in assemblea, dalla quale sono emerse delusione e amarezza nell’aver appreso la notizia dell’assenza e delusione per le risposte che i lavoratori avrebbero voluto ricevere di supporto e sostegno da parte dell’ente presso cui lavorano, ovvero garanzie sulla continuità del rapporto di lavoro, così come previsto dal comma 8 art.20 del dlgs Madia, per non perdere la priorità al momento della stabilizzazione del personale precario.
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