SANTA MARIA AL BAGNO – Si è abbassato il costume dinanzi a tre ragazzine di 11 anni che giocavano in acqua sulla spiaggia di S. Maria al Bagno, marina di Nardò.
Per questo un 38enne di un comune della Grecìa Salentina è stato rinviato a giudizio dal Gup Simona Panzera con l’accusa di atti osceni e corruzione di minori.
I genitori delle ragazzine lo hanno infatti denunciato. Il padre di una di queste si è costituito parte civile con l’avvocato Paolo Cantelmo. Una brutta storia avvenuta il 30 agosto del 2016, in piena estate, in un lido sulle spiagge pù frequentate dello Ionio. Le tre bimbe stavano facendo il bagno vicino agli scogli e si divertivano a raccogliere i gusci dei ricci con le maschere.
L’uomo si è avvicinato a loro e si è denundato, mostrando i genitali e pronunciando frasi oscene. Non una sola volta. Si è intrattenuto per diversi minuti, sino a quando una delle bimbe è uscita dall’acqua e ha raccontato tutto ai genitori che si trovavano sotto l’ombrellone. Il padre di una delle undicenni ha cominciato a cercarlo e dopo averlo individuato lo ha invitato ad uscire dall’acqua per parlare. Questo però, vistosi scoperto, ha cominciato a correre a piedi per le starde della marina, inseguito in scooter e poi bloccato dal gestore dello stesso lido. Nel frattempo sono arrivati sul posto i carabinieri che lo hanno identificato.
Il 38enne, per il quale il processo partirà il 27 febbraio prossimo davanti al giudicie monocratico, era arrivato in spiaggia con moglie e figli minorenni.