LECCE – “O fai quello che voglio io, oppure rivelo a tuo marito della nostra storia”. E’ finita in un’aula di tribunale una relazione extraconiugale tra due amici d’infanzia: sposata lei, ma in crisi coniugale, lui con una vita difficile alle spalle.
La donna, dopo essersi trasferita in una città del nord, aveva cercato su Fb tutti i suoi vecchi amici, tra cui l’imputato: Alessandro Mininanni di Cavallino. Era il 2011. I due si rivedono e cominciano una relazione che si interrompe bruscamente, quando la donna decide di accusarlo di minacce e numerosi tentativi di estorsione. Reati per i quali, l’uomo finisce sotto processo.
La vicenda giudiziaria si è conclusa nelle scorse ore con un’assoluzione piena perché il fatto non sussiste. L’imputato è difeso dall’avvocato Giancarlo Dei Lazzaretti che, durante il dibattimento, ha dimostrato come la donna, più volte caduta in contraddizione, si fosse, fondamentalmente inventata tutto, per giustificare delle spese impreviste al marito. I fatti si sono verificati nel 2013.
Come parte civile aveva chiesto un risarcimento danni di 107 mila euro, raccontando di continue richieste da parte dell’ex amante in cambio del suo silenzio: giochi erotici, foto delle parti intime di lei, regali , come un televisore, ricariche post pay. Il tutto calcolato in oltre 70 mila euro.
L’uomo l’avrebbe ricattata, minacciandola di sbandierare ai 4 venti la relazione, che, come appurato in aula, era stata invece più che consenziente, con incontri continui, anche in albergo, documentati dai testimoni.
Il Pubblico Ministero aveva chiesto 5 anni per estorsione. Il giudice invece, la dottoressa Maddalena Torelli, lo ha assolto e ha trasmesso gli atti alla procura perché si proceda nei confronti della donna per falsa testimonianza.
