LECCE – (di Tonio De Giorgi) Nel turno infrasettimanale di campionato il Lecce cercherà di riprendere la marcia da tre punti interrotta sul campo della Fidelis Andria dove molti dei propositi di tecnico e squadra sono venuti meno.
“La squadra ha grande voglia di tornare al successo – ha detto il tecnico Liverani nella sala stampa del Via del Mare -, però ci vuole rispetto e umiltà per l’avversario che non vorrà fare la vittima predestinata. Noi, da parte nostra, non possiamo esimerci, di arrivare al risultato senza prestazione”. Quella di Andria è stata analizzata in tempi rapidi. “Tecnicamente è stato un passo indietro – ammette -, il campo non dei migliori per fraseggiare, però è un questi momenti che bisogna andare a prenderla, giocare, rischiare qualche giocata verticale, un uno-due. L’abbiamo fatto poco, sotto questo aspetto dobbiamo crescere, bisogna avere la voglia e il divertimento di giocare. I cosiddetti moduli li conoscono tutti: noi conosciamo quelli dei nostri avversari e viceversa. La differenza la determina l’atteggiamento”. Anche sabato sera gli attaccanti del Lecce sono rimasti a secco, ma l’allenatore giallorosso non è preoccupato di questo digiuno. “Lo sono quando i miei attaccanti non lavorano per la squadra – sostiene -, o li vedo avulsi dal gioco. Gli ho chiesto sempre di dare equilibrio, il gol è una conseguenza di questo lavoro. Però in fase offensiva, ad Andria, abbiamo fatto poco, abbiamo cercato poco gli attaccanti e il secondo tempo è stato più difficile perché siamo andati sotto”. Rispetto alla formazione iniziale di Andria ci dovrebbe essere qualche novità come la presenza dal primo minuto di Pacilli e forse anche Costa Ferreira. Verso la conferma Riccardi autore del gol del pari.
“Quando sono arrivato Riccardi non era tra i potenziali titolari, oggi è una risorsa – conclude -. Per il resto, a volte si fanno delle scelte azzeccate, altre meno”. Al termine della seduta di rifinitura il tecnico giallorosso ha convocato 24 calciatori. C’è anche il difensore Marino. Lecce-Casertana sarà arbitrata da Viotti di Tivoli.
