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Nei campi per custodire i cereali antichi: al via la semina collettiva

CASTIGLIONE D’OTRANTO – La semina collettiva a Castiglione d’Otranto arriva alla quinta edizione . E si tratta di una semina speciale: quella dei cereali antichi del Salento. Grano, orzo, farro, e miscugli , centinaia di semi coltivati tutti insieme secondo l’insegnamento del genetista Salvatore Ceccarelli.

Una domenica di festa e di condivisione di tradizioni antiche dal titolo “Chi semina utopia raccoglie realtà”, frase presa in prestito dal fondatore di slow food Carlo Petrini, organizzata dall’associazione Casa delle agricolture Tullia e Gino, da anni impegnata nel recupero di terreni abbandonati riportati a nuova vita con tecniche agricole naturali e immessi nel circuito dell’economia di prossimità grazie alla produzione di farine, ortaggi e legumi distribuiti grazie ad un gruppo di acquisto popolare. Senatore cappelli, russarda S. Pasquale, marzuolo, maiorca, saragolla, gentil rosso, carosella, farro monococco e dicocco, orzo: queste le varietà che un gruppo di associazioni, cooperative e agricoltori stanno custodendo. L’appuntamento in contrada Curteddha con la semina delle popolazioni evolutive, i miscugli, di frumento duro e tenero. E poi laboratori sulla produzione dei biscotti da cuocere nel forno di comunità, i dialoghi con la rete dei custodi, il pranzo sociale contadino.

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