TARANTO – “Mio nipote ha la leucemia, un bimbo vicino di casa ha la leucemia, un altro nipote ha una grave malattia”. La testimonianza di una donna che abita nel quartiere Tamburi di Taranto è scioccante ed è giusto che sia cosi, che non ci si abitui a questo fenomeno, che non lo si dia per scontato. Qui, nei giorni di vento da Nord Ovest, ribattezzati “wind days”, le polveri che arrivano dall’Ilva rendono l’aria veleno.
“Ci sigilliamo in casa ma non basta: il minerale filtra eccome. Puliamo in continuazione. Hanno sbagliato a costruire quel mostro a ridosso dell’abitato e devono rimediare. Non voglio che chiudano, gli operai non devono perdere il lavoro. Ma qualcuno deve rimediare”.
Picchi e sforamenti dei livelli “normali” di Pm10 e benzo(a)pirene si sono registrati più volte nella sola giornata di martedì. E allora il sindaco Rinaldo Melucci ha emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel quartiere, per mettere i bambini il più possibile al sicuro.
L’associazione “Genitori tarantini” aveva da poco protestato davanti alla Prefettura indossando delle mascherine.