LECCE – Se si dovesse tornare al voto per l’elezione del sindaco di Lecce, Paolo Perrone rilancia le primarie ma viene bocciato. Si, perché dei 5 nomi della lista di un anno fa, quando propose la rosa composta dal cognato Congedo, dal deputato Marti, dall’attuale vice sindaco Delli Noci , da Monosi e Messuti solo due sarebbero pronti a dir sì senza tralasciare la contrarietà del maggior partito alleato, Forza Italia, non propenso ad assistere a consultazioni farlocche se non sanamente regolamentate.
Per Delli Noci, tempo scaduto. L’attuale vice sindaco specifica di non esser nel centro sinistra ma in una coalizione civica trasversale ma essendo cambiate troppe cose i percorsi sono totalmente differenti ed aggiunge, io ed i miei abbiamo una visione della città totalmente differente dalla classe dirigente rappresentata da Perrone e compagni. Plaude alle primarie l’ex assessore al bilancio Monosi ritenendolo il miglior strumento democratico che si sarebbe già dovuto utilizzare prima delle elezioni di giugno così come ritengo di non poter dir ora se parteciperei o meno, visto le tante cose cambiate in questi mesi.
Per Monosi se Giliberti dovesse porre la sua candidatura non potrebbe che accettare la consultazione che, se dallo stesso fosse vinta, gli permetterebbe di affrontare le elezioni ufficiali. Messuti, l’ex vice di Perrone, è netto ed a proposito dell’uscita del suo ex Sindaco sentenzia : Ma di che stiamo parlando?! A distanza di pochi mesi da evidenti errori compiuti c’è chi nuovamente intende trascinare la coalizione sulla giostra dei nomi, chiaro l’attacco a Perrone. Oggi si dovrebbe lavorare per una ricostruzione di un’identità politica di destra , ridare dignità al nostro elettorato e passare dal Toto nomi al Toto programma. Marti non risponde dando per certo, presumibilmente, che le elezioni politiche potranno appagare propositori e scelte strategiche
