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Ilva, dopo lo sciopero si pensa a nuove forme di lotta

TARANTO- Un Consiglio di fabbrica in programma per stamattina per valutare le azioni da intraprendere dopo lo sciopero di 24 ore terminato alle 7 di oggi all’Ilva di Taranto. Nel mirino gli esuberi annunciati da Am Investco e il peggioramento dei livelli retributivi. La trattativa sul piano è stata interrotta ieri dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, che ha ritenuto la proposta dell’acquirente irricevibile. Secondo i sindacati, è stata altissima l’adesione allo sciopero, pari a circa il 95 per cento.

Stamattina, la riunione è stata momentaneamente sospesa perchè è intervenuto il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci per parlare con i segretari generali delle organizzazioni sindacali presenti. Secondo Fim, Fiom, Uilm e Usb, “al di lĂ  delle rassicurazioni fornite dal governo, non è possibile discutere esclusivamente delle forme di garanzia e di salario, escludendo le questioni occupazionale, sanitaria e di rilancio del sito di Taranto mediante opportuni investimenti”.

 

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