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Liverani: “Primi da soli? Conta esserlo in primavera”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Per il Lecce la possibilità di andare in testa alla classifica, in solitudine. l’occasione è offerta dal calendario che fa osservare un turno di riposo  al Catania, coinquilino dei giallorossi al primo posto. “Nelle stagioni passate ho visto molte squadre di Serie C spiccare il volo a ottobre, novembre e poi arrivare con il fiato corto – afferma il tecnico giallorosso in conferenza stampa -, come l’Alessandria che fece un campionato stellare, da ottobre ad aprile, ma a maggio è arrivata con il fiato corto. Non voglio mettere pressione ai miei giocatori a ottobre perché mentalmente non ci arriveremmo. Godiamoci, invece, il piacere di vincere, anche soffrendo, poi si deve migliorare perché sicuramente non siamo contenti del secondo tempo disputato contro la Sicula Leonzio.  Però vorrei che giocassero con la testa meno piena di pensieri, soprattutto in casa. Quindi inutile almentare ancora di più la pressione con discorsi sulla classifica, in questo momento della stagione”. Vincere domani a Caserta contro la Juve Stabia metterebbe, però, un po’ di pressione al Catania che dal prossimo turno dovrebbe inseguire. “Questo è fuori discussione – aggiunge -, è matematico, ma non è una fuga. Stare avanti è sicuramente meglio, però credo che oggi sia un po’ troppo prematuro parlare di classifica”.  Rispetto alla partita di martedì sera l’allenatore giallorosso non avrà a disposizione Costa Ferreira. Il centrocampista portoghese ha accusato un piccolo affaticamento al polpaccio. “Speriamo che non si tratti di un problema di lunga durata”, ha detto l’allenatore del Lecce. “Per quanto riguarda le diffide – spiega -, non ne terrò conto, guarderò soprattutto alla condizione dei miei calciatori”. Dal primo minuto dovrebbe giocare Tsonev mentre in attacco è confermata la coppia Caturano- Di Piazza; alle loro spalle agirà Mancosu. Tra mercoledì e questa mattina appena tre allenamenti in cui Liverani ha cercato di correggere qualche errore nel sistema difensivo che ha provocato il secondo gol della Sicula Leonzio condizionando tutto il secondo tempo. “In quella occasione – ribadisce – eravamo in superiorità numerica, ma subiamo la rete per una questione di attenzione e di percezione del pericolo sottovalutata anche dai centrocampisti, quindi la disattenzione è stata totale. Eravamo in pressione, in superiorità numerica e poi non siamo stati bravi a togliere la superiorità numerica. La lettura è stata sbagliata. Sono qui da due settimane e devo cercare gli equilibri migliori”. Sulla propria strada il Lecce troverà una squadra reduce dalla sconfitta di Bisceglie e che in casa ha vinto solo una volta. “La Juve Stabia ha in Paponi un giocatore con grande esperienza, ha buona forza fisica e qualità, e poi hanno sugli esterni due brevilinei – conclude -, sono anche bravi sui calci da fermo. E infine in mezzo al campo hanno Mastalli e Calò, cresciuti nei settori giovanili di Milan e Sampdoria: si stanno facendo apprezzare con le loro grandi doti di palleggio. Noi dovremo essere bravi a non concedere spazio e giocate semplici. Dovremo interpretare bene la partita dal primo minuto mantenendo la nostra idea di gioco facendo una prestazione di grandissimo livello”.

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