LECCE- «Inaccettabili eventuali vizi su pubblicità delle procedure e disparità di trattamento tra lavoratori». La Cgil stronca l’iter seguito da Sanitaservice, società inhouse della Asl di Lecce, sull’assunzione di quattro funzionari di “categoria E”. “L’azienda – tuona il sindacato- avrà avuto fretta di portare a termine la selezione per titoli e colloquio, fatto sta che ha completamente ignorato le nostre perplessità riguardo a due profili di dubbia legittimità”. Del caso è stato interessato anche il governatore Michele Emiliano.
Ieri, il colloquio con sei candidati interni. Eppure, secondo la Cgil la procedura non doveva essere interna, ma pubblica con riserva di posti, visto che “le società inhouse sono soggette al rispetto del principio di imparzialità previsto dalla normativa comunitaria e nazionale nelle procedure selettive per l’assunzione dei dipendenti pubblici”. Poi, c’è la presunta disparità di trattamento, visto che l’accesso alla selezione è stato limitato ai soli dipendenti con contratto a tempo indeterminato e non anche a quelli a tempo determinato.