LECCE – È successo nella trada serata di domenica: una donna era in preda alle doglie. Non aveva finito il termine, dunque la situazione era molto delicata.
Per sua sfortuna, il suo ospedale di riferimento è quello di Casarano e lei ha partorito nel parcheggio. Sfortuna perché, a causa del riordino ospedaliero, il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Ferrari sta per chiudere e, anche se c’è una sospensiva del Tar -si attende per le prossime ore la sentenza nel merito- di fatto c’è stato il blocco dei ricoveri, poiché l’intero reparto, con tutto il personale medico ed infermieristico, sarà trasferito al Sacro Cuore di Gallipoli.
Ma ai bimbi che vogliono venire al mondo poco importa della burocrazia: la donna è andata al pronto soccorso con dolori atroci e qui le hanno detto che non potevano effettuare il ricovero, indirizzandola ad un’altra struttura, nello specifico al Cardinale Panico di Tricase.
Ma, uscita dall’ospedale, la donna ha fatto pochi metri ed è stato subito chiaro che il bambino, anzi la bambina, stesse per nascere.
La signora è stata aiutata da una guardia giurata in servizio e la bambina è venuta al mondo. È sana e salva, così come pure la sua mamma.
Se ci siano responsabilità si chiarirà a breve, nel frattempo il sindaco di Casarano Gianni Stefano, da sempre contro il riordino ospedaliero che vede declassato il “suo” nosocomio – è stato il Comune a fare il ricorso ai giudici amministrativi- non ha dubbi: “Quanto è successo è emblematico della gravità della sitazine in cui versa la sanità nella nostra provincia. Ancora una volta questo episodio afferma l’inopportunità di applicare il riordino che, così come pensato dalla Regione, mette in pericolo la vita dei pazienti“.
“La nascita è avvenuta regolarmente nel Blocco Parto”, replica la Asl, che puntualizza: “Si tratta di una donna alla sua terza gravidanza e alla 34^ settimana di gestazione che si è presentata stamane alle 5.45 nel Pronto Soccorso, accusando dolori. Viene chiesta la consulenza al ginecologo di turno, che non ritiene opportuno il ricovero, rimandando la donna al Pronto Soccorso con il consiglio di recarsi in un Ospedale dotato di Utin. Nel frattempo, i dolori aumentano e il neonato inizia il suo periodo espulsivo. La donna viene condotta nel Blocco Parto dove completa la nascita, con parto podalico, assistita dall’ostetrica e dalla ginecologa. La madre e il neonato sono in buone condizioni di salute. La Asl Lecce, in ogni caso, si riserva di approfondire ulteriormente le circostanze in cui si sono svolti i fatti”.