LECCE – È stato lo stesso Pubblico Ministero Guglielmo Cataldi a chiedere l’assoluzione per i due imputati per l’omicidio di Roberto Valentini, avvenuto a Campi Salentina il 15 ottobre del 1992. Lo ha fatto al termine della sua requisitoria in Corte d’Assise motivando la richiesta con la mancanza di prove certe a carico dei due, quindi per insussistenza del fatto. Il presidente Roberto Tanisi ha accolto le richieste del Pm ed ha assolto Luciano Colazzo e Giuseppe Sirsi di Campi Salentina.
Si conclude così in primo grado, dopo 25 anni, il processo per l’omicidio di Valentini, maturato nell’ambito dei contrasti criminali della Scu. A tirare in ballo i due imputati fu il collaboratore di giustizia Dario Toma, braccio destro del boss Gianni De Tommasi, ascoltato in video conferenza durante le udienze.
A difendere gli imputati l’avvocato Michele Palazzo. A rappresentare la parte civile, Annamaria Valentini, sorella della vittima, l’avvocato Paolo Maci, per il quale invece l’impianto accusatorio regge e che non esclude la possibilità, una volta lette le motivazione, di ricorrere in Appello.
