LECCE – “La riforma sanitaria di Emiliano è priva di visione politica. Per evitare il pantano amministrativo serve maggiore condivisione”. Sono le parole del consigliere regionale del Pd Sergio Blasi alla luce dell’ipotizzato accorpamento delle Asl pugliesi.
“La riforma sanitaria proposta dal presidente Emiliano -dice Blasi- che prevede il dimezzamento delle aziende ospedaliere da 6 a 3 attraverso l’accorpamento delle Asl di Lecce, Brindisi e Taranto per il sud della Puglia e di Bari, Barletta, Andria e Trani per il nord, con la sola Asl di Foggia a giocare una partita a sé, non risponde a una visione integrata di politica sanitaria. Non vi è, in questa riforma, alcuna traccia delle esigenze del cittadino e dei territori, quindi, di un complessivo efficientamento delle performance sanitarie regionali. Ciò che invece traspare in modo sostanziale è una logica di contenimento dei costi priva di contenuti.
Accorpare le Asl di Lecce, Brindisi e Taranto significa pensare a una maxi azienda sanitaria con un’utenza di circa 2 milioni di cittadini suddivisi in tre province con specifiche esigenze (quando non emergenze) sanitarie. Con quali benefici per il cittadino? quali costi in termini organizzativi, sociali e lavorativi? quali risparmi per la spesa pubblica?
A queste domande chiare e scevre da qualsiasi polemica attendiamo ancora risposte di eguale limpidezza e onestà politica e chiediamo al presidente Emiliano e alla sua giunta un confronto aperto e approfondito nel merito della riforma”.