SPECCHIA- Si continua a scavare, si continua a cercare la verità su questa terribile vicenda che ha strappato la vita a Noemi. Al momento è stato convalidato il fermo del ragazzo 17enne, reo confesso dell’omicidio, ma le indagini ancora non sono finite. Più si va avanti, più emergono nuovi dettagli, come la possibile pista di un complice. Questo è quanto emerge dalla testimonianza rilasciata a Mattino Cinque, in cui vengono riproposte le immagini di Quarto Grado, delle ultime ore di vita di Noemi. Quella notte in giro non c’era solo la 500 del ragazzo della 16enne, l’uomo parla di una Seat Ibiza, di un verdone scuro, avvistata proprio intorno alle 3.30.
Del resto, gli elementi investigativi raccolti finora non consentono di ritenere con certezza che sia stato il ragazzo a seppellire il corpo di Noemi. Potrebbe quindi prendere piede la presenza appunto di un complice. Al momento, al vaglio della Procura di Lecce, ricordiamo, c’è anche la posizione del padre indagato per occultamento di cadavere.
Tuttavia, su quanto affermato dal testimone, gli investigatori vanno con i piedi di piombo e, anzi, smentiscono, poiché in nessuno dei video al momento esaminati comparirebbe una seconda vettura assieme alla 500, che invece è ben ripresa e con a bordo i due giovani. Proprio per appurare meglio, i carabinieri hanno acquisito nuovi video di telecamere installate lungo il percorso fatto dal fidanzato quando è andato a prendere Noemi da casa e quando con lei si è diretto prima a Novaglie e poi a Castrignano del Capo, nelle cui campagne è avvenuto il delitto.