Politica

Messuti, entusiasta per la sua indipendenza politica ma tratta con F.I.

LECCE- Per il coordinatore regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, nessuno, entrando nel nostro partito, può pretendere la testa mia, di Mazzotta o di chicchessia. Ho incontrato Messuti, ma non solo lui, e mi ha giustamente chiesto garanzie non discriminatorie. Seppur l’ex vice sindaco di Lecce in un suo post su fb dichiari: “ho trovato nella mia indipendenza politica un tale entusiasmo che intendo far rimanere tale”, si è invece confrontato con l’on. Vitali ed anche dialogato con Mazzei per Puglia Popolare. Per il segretario regionale dei berlusconiani la richiesta di Messuti è sacrosanta a proposito delle garanzie, ha esplicitamente dettomi: “di non doversi ritenere pregiudicato per le vicende elettorali ma non è che può dire, ne lui ne altri, quello fuori o quello dentro. Messuti dice: mi avete fatto saltare la candidatura non è che se dovessi entrare in forza Italia debba  fare l’ultimo della classe ed io gli ho risposto che: ne lui ne altri saranno trattati come extracomunitari. Le trattative sono on the road e lui ha solo detto: “che faccio mi ritrovo le persone che mi hanno ostacolato e boicottato prima della campagna elettorale? Ma io, da segretario regionale, devo garantire la pacifica convivenza e che tutti si giochino le proprie carte con un criterio di meritocrazia, con un progetto politico e non per raccomandazioni o per amicizia. Quando sarà pronto mi chiamerà e mi comunicherà o farà altre scelte”. Per il numero uno azzurro di Puglia è normale che coloro che pensano di entrare nel partito non si debbano considerare di serie b  “ma nessuno, ripeto, ha detto: entro se va via Vitali o Mazzotta o altri…ma giustamente”, continua Vitali,”Messuti vuole garanzie che alcun abuso si potesse perpetrare o consentire verso la sua persona,  ma questa garanzia io la determino per chiunque”.

Quindi caro già vice sindaco di Lecce, le fonti sono sempre certe, l’informazione è autentica ma peccato che lei, pur sbandierando sui social l’infondatezza di un suo ingresso partitico invocando l’entusiasmo della libertà, dimentichi di aver più volte incontrato, per valutarne la militanza , esponenti di più organizzazioni del centrodestra.

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