GALLIPOLI – L’alta attenzione su Gallipoli, a volte trasformata in vero e proprio fango sulla città, solleva la levata di scudi da parte dell’amministrazione. “La nostra è innegabilmente una storia di successo e, come sappiamo tutti, in Italia si perdona tutto tranne questo”, sbotta l’assessore al turismo Emanuele Piccinno.
Il suo ha il sapore di un ammonimento a coloro ai quali “la situazione sta sfuggendo di mano” perché “per passaparola o sentito dire ci si accoda alla processione dei commenti negativi a danno della stessa città”.
A esasperare la cronaca ci sono la sequenza di arresti per spaccio, gli episodi denunciati di tentati stupri sulla spiaggia, la sporcizia di Baia Verde e i media nazionali che hanno bollato il centro ionico come “capitale dello sballo” . “Gli altri anni forse si stava meglio? – chiede l’assessore della giunta Minerva- La situazione sicuramente non è peggiorata, forse alcuni hanno dimenticato quanto tempo si impiegava a percorrere la litoranea per raggiungere i lidi. Ora la situazione è snella, grazie ai parcheggi funzionanti nella zona. Ma qui, subentra un doppio male: la piazza virtuale usata impropriamente e la memoria corta. Mi auguro uno sforzo comune, altrimenti il progresso sarà sempre un miraggio lontano”.
“Ci abbandoniamo al caos mediatico -rimarca Piccinno- quello che fa pensare che tutti gli affitti siano relativi ai balconi e a case pollaio. Eppure nei siti di prenotazioni online, le strutture recensite -da clienti veri- hanno voti altissimi, con una media più alta rispetto alle altre località salentine. Questo che vuol dire?”.