LECCE – (di Tonio De Giorgi) La scena della Tim Cup attende il Lecce a Vercelli er il secondo turno eliminatorio. Un banco di prova importante per i giallorossi che potranno così alzare il livello di preparazione e misuararsi con una squadra di categioria superiore e sulla carta più forte. “Una partita difficile che però arriva al momento giusto – afferma il tecnico del Lecce Roberto Rizzo -, una tappa importante. Il nostro obiettivo è quello di fare la nostra partita e se possibile passare il turno. Affronteremo un avversario solido, in pianta stabile da diversi anni in serie B, con due attaccanti molto pericolosie in mezzo al campo giocatori che hanno grandi propensioni offensive. Una squadra allenata da un tecnico bravo e giovane, che abbiamo avuto modo di conoscere l’anno scorso a Pagani. Però noi stiamo abbastanza bene e contiamo di fare una bella partita”. La squadra giallorossa ha effettuato la rifinitura sul terreno del Via del Mare dopo qualche ora di sonno considerato che la partita amichevole in notturana disputata giovedì sera contro gli albanesi del Ks Lushnja che ha permesso a Rizzo di utilizzare tutti i calciatori ad eccezione di Perucchini. Le scelte circa la formazione che manderà in campo non le ha comunicate, ma non dovrebbe discostarsi da quella schierata domenica scorsa e con Cosenza arruolabile dopo aver scontato la squalifica. “Qualche dubbio ce l’ho ancora – dichiara -, stiamo tutti abbastanza bene, ma qualcuno deve superare qualche acciacco e poi giocheremo sul sintetico”. Il caldo torrido di questi giorni influisce sulla preparazione e raggiungere la condizione migliore può presentare qualche ritardo. “Da parte nostra stiamo cercando di anticipare l’allenamento del mattino e di posticipare il più possibile quello serale – spiega il tecnico giallorosso -, in amichevole tutti hanno avuto qualche difficoltà all’inizio, dopo sono cresciuti. E’ stato un buon allenamento anche se a 48 ore da una apartita importante. Non mi preoccuperei se la partita di Vercelli arrivasse ai supplementari: ci permetterebbe di alzare l’asticella dal punto di vista motivazionale e fisico”. Tutt’altro che trascurabile l’aspetto tattico su cui sta lavorando Rizzo e il suo staff. “Nel finale della scorsa stagione andavamo già nella ditrezione giusta – spiega -, è una squadra che predilige il palleggio, talvolta anche in maniera stretta. Il possesso palla serve per superare la linea di pressione, ma l’atteggiamento deve essere differente e alla ricerca della necessaria profondità. I nuovi ancora non hanno ben chiaro il concetto sui tempi, però con l’aiuto del gruppo storico contiamo di portarli ad un livello più consono a quello che è il gioco di squadra. I “vecchi” stanno facendo un buon lavoro per integrare i nuovi facendo capire loro quello che la società e la gente si aspetta da noi. Posso dire, però, che siamo sulla buona strada”.